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Identità ed etica aziendale

Protagonisti del futuro del Paese, accompagniamo l’Italia nella transizione energetica

Il Piano Strategico 2020-2026 prevede investimenti per 7,5 miliardi di euro e si focalizza su 4 direttrici principali:

  • sviluppo del core business attraverso la crescita organica (costruzione e manutenzione della rete e incremento dei punti di riconsegna serviti), M&A, gare ATEM e opportunità all’estero;
  • trasformazione digitale e innovazione tecnologica che permettono a Italgas di giocare anche un ruolo chiave nella transizione energetica;
  • ricerca di nuove opportunità per crescere nei settori dell’efficienza energetica e del servizio idrico integrato, utilizzando tutte le competenze del Gruppo;
  • mantenimento di una struttura finanziaria solida ed efficiente per sostenere le opportunità di crescita e continuare a garantire un adeguato ritorno per gli azionisti.

Tali obiettivi coinvolgono in un impegno complessivo e organico tutto il Gruppo e sono ispirati a un modello che integra, in ogni sua declinazione, i principi di sostenibilità. Le tematiche ESG sono infatti la matrice in cui sono inseriti i quattro driver del Piano, nonché l’architrave che li raccorda guidando le scelte di investimento. Scelte coerenti con i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance e funzionali per attribuire a Italgas un ruolo di primo piano nei processi di transizione energetica verso la decarbonizzazione dell’economia e dei consumi, e nel contempo continuare a garantire una costante creazione di valore per gli azionisti e i territori in cui l’azienda è presente e opera.

Innovazione e sostenibilità le basi del futuro

La trasformazione digitale resta il fulcro attorno al quale ruotano lo sviluppo di Italgas, il contributo degli asset del Gruppo alla creazione del mix energetico net-zero previsto dall’Unione Europea al 2050 e il futuro stesso del settore della distribuzione del gas. Per questo nel Piano Strategico 2020-2026 Italgas ha destinato un ulteriore miliardo di euro alla digitalizzazione di asset e processi, nonché al reskilling delle proprie persone. Un impegno che nel 2022 si tradurrà in un investimento complessivo di circa 2 miliardi di euro e consentirà all’azienda di essere la prima utility al mondo con un network interamente digitalizzato. Una rete digitale è un’infrastruttura che integra dispositivi in grado di dare e ricevere informazioni e ha la possibilità di essere controllata da remoto e in tempo reale; una precondizione tecnica necessaria per accogliere e distribuire anche gas rinnovabili diversi dal metano, quali idrogeno, biometano e metano sintetico.
Si tratta di un importante patrimonio di conoscenze che Italgas ha scelto di trasferire, insieme alle best practice acquisite nella distribuzione del gas, in altri ambiti di business affini con l’intento di promuovere un processo di efficientamento. In questo quadro, 240 milioni di euro di investimenti sono destinati all’estensione delle competenze digitali anche ai settori della gestione delle reti idriche e dell’efficienza energetica, nei quali operano le consociate Italgas Acqua e le ESCo Seaside e Toscana Energia Green. Nell’idrico, l’obiettivo è di migliorare ulteriormente la qualità e l’efficienza delle reti gestite attraverso un piano di interventi su due livelli. Da un lato, con l’installazione di “water smart meter” (contatori intelligenti di ultima generazione) in sostituzione dei misuratori tradizionali presso le 30.000 utenze servite, dall’altro con l’applicazione di una diffusa sensoristica lungo le reti tale da consentire di tenere sotto controllo, in ogni momento, tutti i parametri di funzionamento delle infrastrutture, rilevare in tempi brevi e con una precisione sempre più accurata eventuali guasti, intervenire rapidamente in caso perdite. Allo stesso modo, il know-how digitale sta trovando rapida ed efficace applicazione anche con il lancio di diversi progetti innovativi finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione dell’impronta di carbonio dei consumi. Tra questi, “Savegas”, un servizio che offre interventi di efficientamento energetico degli immobili con la formula “chiavi in mano” funzionali a ridurre i costi in bolletta fino al 20%.

La trasformazione digitale riguarda anche processi e persone. Nel caso dei processi, il motore di questo grande cambiamento è la Digital Factory Italgas che, attivata sul finire del 2018, ha continuato a lavorare anche durante il lockdown. In essa, stanze fisiche e virtuali lavorano in modalità Agile alla digitalizzazione dei processi aziendali, dando vita a diverse innovazioni che hanno permesso di migliorare ulteriormente l’operatività quotidiana. Una dimostrazione pratica è rappresentata dall’applicazione WorkOnSite, una delle tante che la Digital Factory ha creato, e che utilizza l’intelligenza artificiale per verificare da remoto la conformità dei cantieri e l’avanzamento dei lavori (risultata determinante per la rapida ripartenza dei cantieri post-lockdown); o ancora gli ShareView, smart-glass grazie ai quali tecnici esperti sono in grado di supportare colleghi che si trovano anche a grande distanza condividendo le proprie conoscenze.
Quanto alle persone, oggi tutti i dipendenti Italgas hanno almeno un dispositivo mobile in dotazione e sono coinvolti in programmi di formazione, aggiornamento e reskilling digitale. Un approccio che durante il lockdown si è dimostrato prezioso per superare rapidamente le difficoltà legate alla riorganizzazione del lavoro e per elevare le competenze di ciascuno. Del resto, raccogliendo moltissimi dati dalle nostre infrastrutture è necessario che le persone siano messe nelle condizioni di interpretarli e utilizzarli nel modo migliore.

La sostenibilità è, dunque, il cardine principale del business dell’azienda: è da essa che passa la definizione delle scelte operative e strategiche del Gruppo e, nel lungo periodo, garantisce la coerenza con i principi di rispetto dell’ambiente, sviluppo delle persone e empowerment delle comunità locali. In tal senso, si comprenderà come nella definizione dei driver strategici al 2026 Italgas abbia utilizzato come bussola i cinque pilastri che corrispondono ai principi base di sostenibilità in cui la Società si riconosce da sempre: lo sviluppo di una cultura ESG, la scelta di porre le persone al centro, la creazione di valore per il territorio, per i clienti e il mercato, il contributo all’efficienza e alla sicurezza del sistema. Pilastri che trovano concretezza in obiettivi e azioni da porre in essere nel breve-medio termine e da cui hanno avuto origine anche delle politiche specifiche che formalizzano l’impegno dell’azienda, tra queste:

  • Politica di sostenibilità e coinvolgimento degli stakeholder, che definisce la propria visione su temi ambientali, sociali e di governance rilevanti per l’identità aziendale;
  • Politica di Corporate Citizenship, per consolidare ulteriormente il sostegno alle comunità locali;
  • Politica sulla Diversità e Inclusione, per promuovere i temi della diversità e favorire il progresso e l’innovazione;
  • Human Rights Policy, a tutela dei diritti umani e delle pari opportunità;
  • Politica HSEQE, per promuovere il pieno rispetto degli standard che assicurano la tutela della salute, sicurezza, ambiente e prestazioni energetiche;
  • Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti.

Tali politiche vengono periodicamente aggiornate e integrate.

Un ruolo chiave nella transizione energetica

L’obiettivo di un’economia a zero emissioni al 2050, fissato dall’Unione europea nell’ambito del Green Deal, pone i singoli Stati membri di fronte all’urgenza di de-carbonizzare i consumi e azzerare l’impronta di carbonio di tutte le attività produttive. Un’urgenza che, al contempo, rappresenta una grande opportunità per assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni.
È la sfida della transizione in corso che, sul versante dell’energia, si traduce in un modello di economia circolare basato su vettori energetici sempre meno dipendenti da fonti non rinnovabili e funzionali a favorire il riutilizzo di scarti agricoli, urbani e industriali. In questo scenario, il ruolo delle reti di distribuzione del gas resterà centrale in virtù di una capillarità che le rendono un asset strategico per il trasporto, in un futuro non lontano, di gas rinnovabili come idrogeno, biometano e metano sintetico (e-gas).
È ampiamente riconosciuto che la digitalizzazione sia il vero elemento abilitante di questo percorso nel settore della distribuzione del gas. La digitalizzazione aumenta l’efficienza, migliora la sicurezza, la gestione delle reti e la qualità del servizio, consente di effettuare una manutenzione predittiva, un più efficace controllo dei parametri gestionali e aiuta a garantire l’operatività in qualsiasi condizione.
Superata con successo la prima fase di questo processo di trasformazione, le sfide che vedono impegnata Italgas sono essenzialmente tre:

  • portare a completamento la realizzazione di una nuova generazione di infrastrutture pronte ad accogliere qualunque tipologia di gas;
  • lavorare alla riduzione delle emissioni fuggitive di metano, attraverso un controllo puntuale delle reti, in coerenza con gli indirizzi della Commissione Europea:
  • contribuire, attraverso lo sviluppo della tecnologia Power to Gas, alla mitigazione della crescente rigidità del sistema elettrico come conseguenza dell’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Un esempio della nuova generazione di infrastrutture concepite da Italgas ha un’ideale rappresentazione nel piano di metanizzazione che il Gruppo sta realizzando in Sardegna. Le reti che stiamo realizzando sull’isola – “native digitali” con una sensoristica integrata e la predisposizione per il passaggio della fibra ottica – sono destinate a cambiare il volto della distribuzione del gas in Italia e in Europa.

Il contenimento delle emissioni fuggitive è un’altra fondamentale sfida per permettere al settore del gas di raggiungere gli obiettivi ambientali europei. Da questo punto di vista, l’impegno e i risultati di Italgas non hanno eguali in Europa. Nel 2018 la Società ha adottato Picarro Surveyor, la tecnologia più all’avanguardia nel campo del monitoraggio delle reti e nell’individuazione delle dispersioni di gas; lo scorso anno ha avviato una sperimentazione basata sull’utilizzo di droni e immagini satellitari per il controllo della parte non interrata delle condotte di difficile accesso, senza interrompere la tradizionale azione di scouting a livello globale destinata all’individuazione di nuove tecnologie e soluzioni volte a rendere sempre più puntuale ed efficace l’attività di rilevazione delle emissioni fuggitive.

La tecnologia Power to Gas, infine, rappresenta un’ulteriore modalità di convergenza dei settori gas ed elettrico, in grado di offrire importanti soluzioni alla scarsa flessibilità delle rinnovabili. Il P2G consente infatti di stoccare l’energia elettrica prodotta in eccesso da queste fonti e di movimentarla sotto forma di idrogeno verde o metano sintetico attraverso le reti del gas. Un’evoluzione importante che conferisce allo stoccaggio delle energie rinnovabili una dimensione spaziale, oltre che temporale. Sulla base di queste premesse, Italgas ha avviato, in collaborazione con importanti partner del mondo della ricerca scientifica, un progetto-pilota di Power To Gas in Sardegna, il primo in Italia per dimensioni che secondo i programmi vedrà la luce nel 2022.

IL PIANO DI SOSTENIBILITÀ

Il Piano di Sostenibilità, giunto al suo terzo anno, è costituito da 5 pilastri chiave, 12 obiettivi e azioni a breve / medio termine finalizzate a raggiungere questi obiettivi che per il 2020 sono state 41.
I pilastri fondamentali, nei quali si articola la strategia di sostenibilità di Italgas, sono:

  1. Sviluppare la cultura della sostenibilità: architrave per tutti i pilastri del Piano di sostenibilità, il primo pillar testimonia l’impegno di Italgas nella creazione e nella diffusione sempre più capillare della cultura della sostenibilità. L’impegno è tangibile all’interno, attraverso la realizzazione di strumenti di comunicazione interna per diffondere il posizionamento di Italgas, la presenza di un modulo su tematiche di sostenibilità nell’induction formativa, e all’esterno, tramite il consolidamento e rafforzamento della partecipazione ai network nazionali e internazionali di sostenibilità, l’ottimizzazione e il miglioramento della presenza negli indici di sostenibilità, il coinvolgimento attivo degli investitori SRI sui temi di sostenibilità e il monitoraggio della catena di fornitura rispetto a criteri ESG.
  2. Mettere le persone al centro: l’obiettivo principale di Italgas nei confronti delle sue persone è il loro empowerment e il loro sviluppo. Durante il 2020 sono continuate le attività formative per lo sviluppo delle competenze per i giovani e high potential, nonché la normale attività formativa, erogata on-line. Sempre in continuo miglioramento, ma ormai attività consolidata, è lo sviluppo di partnership con le principali Università e Politecnici italiani per il coinvolgimento degli studenti; il 2020 ha visto l’adozione per tutto il personale, di nuovi dispositivi tecnologici, in concomitanza della quale è stata erogata formazione digitale ad hoc. Sono stati inoltre definiti nuovi strumenti e canali per far conoscere a tutti i dipendenti attraverso video e newsletter i servizi di welfare a loro disposizione.
  3. Creare valore per il territorio: le azioni inizialmente in piano per l’anno 2020 sono state fortemente condizionate dall’emergenza COVID-19, portando alla posticipazione di quasi la totalità di esse. L’impegno di Italgas si è, però, da subito focalizzato sul garantire la tutela e la messa in sicurezza delle proprie persone, la business continuity per i propri clienti e un supporto fattivo e immediato per il territorio. Il Gruppo si è, infatti, attivato a sostegno del sistema sanitario nazionale, con donazioni destinate a diverse strutture ospedaliere e verso la Protezione Civile, a cui hanno contribuito anche i dipendenti.
  4. Creare valore per i clienti e il mercato: il quarto pilastro del piano si focalizza sul miglioramento dei canali di comunicazione con le società di vendita, così da permettere un rapporto più diretto, costituito da un dialogo fluido e di ascolto reciproco. Nel corso dell’anno il piano ha visto portate a compimento numerose iniziative di dialogo con le società di vendita tramite webinar, survey di customer satisfaction e iniziative di confronto con le associazioni dei consumatori. Non da ultimo è stato attivato il nuovo portale per la gestione dei reclami, realizzato in ottica di semplificazione dei processi e come passo ulteriore verso la dematerializzazione delle attività aziendali.
  5. Contribuire all’efficienza e alla sicurezza del sistema: la sicurezza del servizio erogato e l’efficienza energetica sono punti cardine dell’attività di Italgas. Il Gruppo conferma il suo impegno con la definizione di obiettivi di efficienza carbonica e di riduzione della CO2, con i continui investimenti destinati alla trasformazione digitale degli asset in ottica di maggiore sicurezza, di business continuity e di manutenzione predittiva. Il progressivo efficientamento della rete ha permesso la sempre maggiore riduzione dei consumi negli impianti di preriscaldo e l’adozione della tecnologia Picarro ha garantito la riduzione delle emissioni fuggitive.

Per un futuro Sostenibile: iniziative e tavoli di lavoro internazionali

Dal 2018 Italgas aderisce formalmente al Global Compact, l’iniziativa nata 20 anni fa dalla volontà del Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, per promuovere un’economia globale sostenibile che spinge le imprese ad adottare strategie compatibili con uno sviluppo sempre più orientato a una responsabilità sociale e d’impresa. Il Global Compact incoraggia le aziende di tutto il mondo a creare un network per lo sviluppo sostenibile e per fare questo chiede alle aziende e alle organizzazioni che vi aderiscono di agire nel rispetto dei 10 principi universali del Global Compact, che fanno riferimento ai diritti umani e del lavoro, alla tutela dell’ambiente e alla lotta alla corruzione.

Oil and Gas Methane Partnership Initiative – OGMP 2.0

Nel 2020 Italgas ha aderito formalmente alla seconda edizione della Oil and Gas Methane Partnership Initiative (OGMP 2.0), l’iniziativa volontaria rivolta ad aiutare le imprese a ridurre le emissioni di metano nel settore Oil&Gas creata dalla Climate and Clean Air Coalition (CCAC) e dallo United Nations Environmental Programme (UNEP) e varata per la prima volta nel 2014 durante lo United Nations (UN) Secretary General’s Climate Summit.

L’iniziativa dal 2020 è stata estesa ai settori midstream e downstream della filiera O&G, ricomprendendo così anche le attività di trasporto e distribuzione del gas naturale. In sostanza, l’OGMP 2.0 – che mantiene le caratteristiche di iniziativa volontaria – si prefigge di spingere le imprese aderenti ad adottare metodologie sempre più efficaci e incisive per il controllo, la misura e la riduzione delle emissioni. A tal fine, l’OGMP impegna le imprese aderenti a definire protocolli aziendali sempre più accurati e tali da condurre, in cinque anni, a una riduzione delle emissioni del 45% al 2025, prendendo come base i valori al 2015, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti stabilite dalla conferenza COP21 di Parigi..

Le imprese aderenti sono chiamate a riportare i dati sulle emissioni con un grado di accuratezza crescente articolato su cinque livelli, partendo dal dato complessivo degli impianti gestiti calcolato sulla base di fattori di emissione standardizzati, per giungere, alla fine dell’ultimo anno, a informazioni puntuali misurate “sul campo”, per ogni specifica tipologia di impianto e materiale utilizzato dall’impresa nello svolgimento delle attività operative. Questo importante sforzo è allineato agli obiettivi di continuo miglioramento che Italgas ha intrapreso negli ultimi anni.

Le imprese aderenti all’OGMP ottengono in cambio il riconoscimento di un “gold standard” nella gestione delle emissioni di metano, inizialmente legato all’adesione all’iniziativa e successivamente confermato in base agli effettivi progressi compiuti verso gli obiettivi di riduzione dichiarati.

Nel corso della presentazione ufficiale dell’OGMP 2.0 tenutasi il 23 novembre 2020, alla presenza dell’Executive Director dell’UNEP, Inger Andersen, della Commissaria UE all’Energia, Kadri Simson, Jorgensen, del Presidente dell’Environmental Defense Fund, Fred Krupp, e del Ministro per l’Ambiente Nigeriano, Mohammad Mahmood Abubakar, Italgas ha rappresentato a livello mondiale il suo committment quale impresa del settore Downstream attraverso la partecipazione dell’Amministratore Delegato, Paolo Gallo.

Le imprese aderenti all’OGMP – e Italgas tra queste – sono impegnate nella definizione dei singoli obiettivi volontari di riduzione delle emissioni di metano al 2025, la cui comunicazione all’UNEP è prevista per la primavera 2021.

Statement from Business Leaders for Renewed Global Cooperation

 

Italgas nel 2020 ha sottoscritto a firma dell’Amministratore Delegato Paolo Gallo, lo “Statement from Business Leaders for Renewed Global Cooperation”. Una dichiarazione importante, promossa in occasione del 75° anniversario delle Nazioni Unite, che testimonia l’impegno di Italgas nel raggiungere anno dopo anno un modello di business sempre più sostenibile, trasparente e inclusivo. Italgas ha voluto aderire allo Statement che ha come scopo quello di rilanciare a livello mondiale i principi del multilateralismo inclusivo e della cooperazione, ponendo il focus sulle tre dimensioni fondamentali ESG (ambientali, sociali e di governance). Obiettivi e ideali che rappresentano la linea d’azione di Italgas e di molte tra le più importanti aziende del mondo. La dichiarazione, infatti, è stata sottoscritta da più di 1.000 CEO provenienti da ogni settore e Paese in occasione di un anniversario, quello delle Nazioni Unite, che arriva in uno dei momenti più complessi a livello globale per la storia economia e sociale recente, ma che rende ancora più necessaria quell’unità d’intenti dimostrata nel corso degli incontri che si sono svolti con i rappresentanti dell’ONU e di quelle aziende che, anno dopo anno perseguono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).