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Attenzione all’ambiente

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Per Italgas i principali temi materiali legati agli impatti ambientali dell’attività e alla salute e sicurezza del lavoro sono riconducibili a:

  • Efficienza energetica
  • Riduzione del carbon footprint
  • Gestione dei rifiuti
  • Tutela della salute e sicurezza sul lavoro

Gli impatti ambientali più significativi di Italgas sono le emissioni di gas naturale dalle reti di distribuzione e le emissioni che derivano dalla combustione del gas negli impianti di rete e quelle dei combustibili per le auto di servizio.

Altri impatti sono generati dai rifiuti prodotti dalle attività di costruzione e manutenzione delle reti e quelli provenienti dal recupero delle aree industriali dismesse. La principale causa di infortunio sono gli incidenti stradali, in itinere e durante lo svolgimento delle attività operative.

Italgas adotta un approccio responsabile e trasparente per garantire la compatibilità tra le proprie infrastrutture e il territorio, per gestire in modo efficiente le risorse energetiche e naturali e contenere l’impatto ambientale derivante dalle proprie attività e per tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti e del personale degli appaltatori coinvolti nelle attività operative.

Oltre a ciò, una costante attività di ricerca e innovazione tecnologica consente di sviluppare e adottare le migliori soluzioni per interagire con l’ambiente nel modo meno intrusivo e più sostenibile possibile. Con questo quadro di riferimento, Italgas promuove azioni e progetti finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali riconducibili ai propri processi di business, al miglioramento delle condizioni di sicurezza degli impianti, nonché al recupero ambientale dei siti interessati dalle pregresse attività industriali di produzione del gas manifatturato.

POLITICHE E IMPEGNI

Ogni attività di Italgas viene svolta con grande attenzione all’ambiente, alle risorse naturali e all’incolumità pubblica e delle persone, considerandoli tutti fattori cardine dello sviluppo sostenibile sia dell’impresa che del territorio

Il modello di governance della salute, della sicurezza, dell’ambiente, della qualità e dell’energia attuato da Italgas ha subito negli ultimi anni una continua evoluzione per adeguarsi ai cambiamenti dei contesti normativi e di mercato in cui opera.

L’impegno su tali temi è manifestato dall’adozione della nuova “Politica del Gruppo Italgas per la salute e sicurezza, l’ambiente, la qualità e l’energia”, sviluppata in conformità̀ alle normative in materia e alle migliori pratiche internazionali di settore e in coerenza con il Codice Etico, volta a valorizzare e tutelare le risorse umane e naturali, valori fondamentali per il Gruppo. Tutte le società̀ del Gruppo Italgas attuano la presente Politica per la gestione e lo sviluppo del proprio business e si impegnano a definire obiettivi e traguardi misurabili e periodicamente riesaminati, il tutto in coerenza con i principi guida qui espressi e con le strategie di sviluppo del Gruppo. La politica è comunicata agli stakeholder in un’ottica di trasparenza e collaborazione.

Di seguito alcuni degli obiettivi principali su cui si basa la Politica:

  • perseguire il miglioramento continuo del sistema di gestione integrato, della qualità delle proprie prestazioni e di quelle dei propri partners, lungo l’intera catena del valore;
  • ridurre il numero di infortuni a zero, eliminando i pericoli e riducendo i rischi, migliorando le prestazioni di salute e sicurezza, predisponendo luoghi di lavoro sicuri e salubri;
  • gestire responsabilmente gli impatti ambientali significativi associati alle proprie attività;
  • valorizzare le proprie persone per la crescita del Gruppo, creando condizioni di lavoro che favoriscano l’inclusione, il coinvolgimento e la partecipazione;
  • gestire in modo sostenibile le risorse naturali e l’utilizzo di energia necessarie al proprio scopo;
  • valorizzare l’interazione con gli stakeholder promuovendo  il confronto, il dialogo e il coinvolgimento con il territorio.

Con le verifiche svoltesi nel 2019 da parte dell’Ente di Certificazione DNV GL è stato confermato il mantenimento delle Certificazioni dei Sistemi di Gestione di Gruppo, in conformità alle sottoelencate norme internazionali e sono state conseguite le nuove certificazioni come da piano

Nella tabella seguente sono riassunte le certificazioni per i diversi sistemi di gestione, nonché gli accreditamenti dei laboratori delle Società del Gruppo

SOCIETÀSISTEMA O SCHEMANORMA
Italgas S.p.A.Sistema di gestione per la prevenzione della corruzioneUNI EN ISO 37001:2016
Italgas Reti S.p.A.Sistema di gestione per la prevenzione della corruzioneUNI EN ISO 37001:2016
Italgas Reti S.p.A.Sistema di Gestione QualitàUNI EN ISO 9001:2015
Italgas Reti S.p.A.Sistema di Gestione AmbientaleUNI EN ISO 14001:2015
Italgas Reti S.p.A.Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul LavoroUNI ISO 45001:2018
Italgas Reti S.p.A.Sistema di Gestione dell’EnergiaUNI CEI EN ISO 50001:2018
Italgas Reti S.p.A.Organismo di Ispezione di Tipo CUNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012
Italgas Reti S.p.A.Laboratorio di provaUNI CEI EN ISO/IEC 17025:2017
Italgas Reti S.p.A.Laboratorio di taraturaUNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005
Medea S.p.A.Sistema di Gestione QualitàUNI EN ISO 9001:2015*
Medea S.p.A.Sistema di gestione per la prevenzione della corruzioneUNI EN ISO 37001:2016**
Seaside s.r.l.Centro d’esame per la certificazione di Esperto in
Gestione dell’Energia
UNI CEI 11339:2009
Seaside s.r.l.Erogazione di servizi energeticiUNI CEI 11352:2014
Seaside s.r.l.Sistema di Gestione QualitàUNI EN ISO 9001:2015
Seaside s.r.l.Sistema di gestione per la prevenzione della corruzioneUNI EN ISO 37001:2016**
Toscana Energia S.p.A.Sistema di Gestione QualitàUNI EN ISO 9001:2015
Toscana Energia S.p.A.Sistema di Gestione AmbientaleUNI EN ISO 14001:2015
Toscana Energia S.p.A.Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul LavoroUNI ISO 45001:2018
Toscana Energia S.p.A.Sistema di Gestione dell’EnergiaUNI CEI EN ISO 50001:2018
   
Toscana Energia S.p.A.Organismo di Ispezione di Tipo CUNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012
Toscana Energia S.p.A.Sistema di gestione per la prevenzione della corruzioneUNI EN ISO 37001:2016**
Italgas Acqua S.p.A.Sistema di Gestione QualitàUNI EN ISO 9001:2015**
Italgas Acqua S.p.A.Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul LavoroUNI ISO 45001:2018**
Italgas Acqua S.p.A.Sistema di gestione per la prevenzione della corruzioneUNI EN ISO 37001:2016**
Toscana Energia Green S.p.A.Sistema di Gestione QualitàUNI EN ISO 9001:2015
Toscana Energia Green S.p.A.Sistema di Gestione AmbientaleUNI EN ISO 14001:2015
Toscana Energia Green S.p.A.Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul LavoroUNI ISO 45001:2018
Toscana Energia Green S.p.A.Sistema di gestione per la prevenzione della corruzioneUNI EN ISO 37001:2016
Toscana Energia Green S.p.A.Società che forniscono servizi energeticiUNI CEI 11352:2014
Toscana Energia Green S.p.A.Responsabilità SocialeSA8000
Toscana Energia Green S.p.A.Certificazione F-GASF-GAS (DPR n.43 del 27.01.2012)

* La certificazione, allo stato attuale, copre solo il sito di Sassari. Entro il 2021 il perimetro certificativo sarà esteso a tutti i siti di Medea.
** Certificazioni conseguite nel 2020

CONSUMI

L’energia in Italgas viene impiegata prevalentemente per uso industriale. Il gas naturale è la fonte energetica più utilizzata, seguito dall’energia elettrica e dal metano per autotrazione.

Nel 2020 il consumo di energia è risultato pari a 592,15 TJ. Il dato dimostra un leggero aumento rispetto al 2019 dovuto al fatto che Toscana Energia rientra nel consolidato per l’anno completo 2020, mentre nel 2019 erano stati consolidati solo gli ultimi 3 mesi. Si osserva un incremento dei consumi di gas naturale per autotrazione ed una significativa riduzione dei consumi di gasolio e di benzina per l’utilizzo delle autovetture ibride a gas naturale. I consumi di Medea sono aumentati in quanto la Società ha ampliato il perimetro acquisendo la società Isgas.

Oltre ai consumi derivanti da energia elettrica acquistata, Italgas produce energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER) tramite 51 impianti fotovoltaici (di cui 18 di proprietà di Toscana Energia Green, uno di proprietà di Toscana Energia, sito a Firenze in Piazza Mattei, e 32 di Italgas Reti). Una parte dell’energia prodotta viene auto-consumata, mentre la restante parte di energia è immessa in rete. In dettaglio:

Toscana Energia

  • l’energia elettrica prodotta da 4 impianti a terra e da 9 impianti a tetto è interamente immessa in rete e l’energia è valorizzata dal GSE;
  • l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico installato presso la sede di Firenze va completamente in auto-consumo;
  • l’energia elettrica prodotta dai restanti 5 impianti a tetto, installati su altrettante coperture di edifici di proprietà di un piccolo comune in provincia di Pisa, alimenta le utenze delle medesime strutture;

Italgas Reti

  • l’energia elettrica prodotta dai 32 impianti, installati su apposite pensiline pressogli IPRM di Italgas Reti, è in parte auto-consumata e in parte immessa in rete.

Di seguito si riportano la tabella di riepilogo dei consumi di energia elettrica derivante dagli impianti fotovoltaici insieme a quella relativa alle emissioni evitate grazie all’utilizzo degli stessi per la produzione di energia elettrica al posto dell’acquisto della stessa sul mercato.

FOTOVOLTAICO 4341 2018 2019 2020 aumento % 2020 VS 2019
KWh TJ KWh TJ KWh TJ
Ritiro dedicato da GSE 20.629 0,07 1.333.801 4,80 8.876.626 31,96 566%
Autoconsumo 19.558 0,07 45.426 0,16 136.893 0,49 201%
Produzione 40.187 0,14 1.379.227 4,97 9.013.519 32,45 554%

La produzione da fotovoltaico tra il 2018 e il 2019 è aumentata in quanto nel corso del 2019 sono stati connessi 22 ulteriori impianti di Italgas Reti ed è entrata nel perimetro Toscana Energia (nel 2019 considerata per 3 mesi).

EMISSIONI EVITATE 41 2018 2019 2020 AUMENTO 2020 VS 2019
U.m.: 100eq %
Emissioni evitate per energia autoprodotta e ceduta al GSE 6,1 370,2 2,337,8 531%
Emissioni evitate per energia autoprodotta e consumata in sito 5,5 12,2 35,4 190%
Totale emissioni evitate per fotovoltaico 11,6 382,4 2,373,2 521%

PRINCIPALI INIZIATIVE

Nel 2020 Italgas Reti ha portato a termine il percorso di transizione alla nuova norma UNI CEI EN ISO 50001:2018, confermando l’impegno dell’azienda nello sviluppo di un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) che permetta di stabilire i sistemi e i processi necessari al fine di ottenere un miglioramento continuo delle proprie prestazioni energetiche. Le attività necessarie per l’allineamento della certificazione alla versione 2018 della norma sono state individuate a valle di un’approfondita gap analysis, condotta con la collaborazione di Seaside in qualità di ESCo del Gruppo: in particolare è stata creata una nuova struttura documentale comprensiva dei documenti necessari per la gestione del sistema dell’energia e individuati obiettivi, traguardi e piani d’azione delle attività di miglioramento della prestazione energetica. È stato inoltre definito un piano di attività annuali per mantenere e migliorare in modo continuo il proprio SGE in conformità ai requisiti della norma.

Nel corso del 2020 è proseguita l’installazione negli IPRM, di contatori a presa diretta inseriti nei quadri elettrici, con collegamento impulsivo alle RTU, che consentono di rilevare i consumi direttamente nella Piattaforma IOT. Tali dispositivi permettono il monitoraggio del consumo generale e delle utenze secondarie (protezione catodica o luci) negli IPRM, consentendo analisi più di dettaglio anche in ottica della certificazione ISO 50001: 2018.

È proseguita la sperimentazione di sistemi innovativi che consentono un recupero dell’energia tramite microturbine presso alcuni GRFD (Gruppi di Riduzione Finali Digitalizzati). Questi sistemi sfruttano l’energia altrimenti dissipata dal processo di riduzione della pressione del gas, trasformandola in energia elettrica disponibile per l’utilizzo in loco (sistemi di energy harvesting): l’energia elettrica così prodotta è utilizzata per alimentare in loco RTU e altri dispositivi di misura/controllo nell’ambito della digitalizzazione della rete. Per esempio, in uno di questi impianti, in circa 1 anno di funzionamento (novembre 2019 – novembre 2020) si sono prodotti circa 225 kWh evitando il consumo dalla rete (corrispondenti a circa 60 kg di CO2 di emissioni evitate).

A fine anno 2020 si è conclusa la gara per assegnare l’attività di sostituzione di tutte le lampade tradizionali con lampade a LED sia nelle aree esterne sia nelle aree interne di tutti gli IPRM, IRI e GRF dotati di illuminazione. È stata inoltre prevista l’installazione di interruttori crepuscolari astronomici su tutti gli IPRM, IRI e GRF dotati di illuminazione. Il completamento delle sostituzioni è previsto entro la fine di giugno 2021.

In occasione della Settimana Europea della Mobilità 2020 dal tema “Emissioni zero, mobilità per tutti”, Italgas ha introdotto ItalBIKE, un nuovo servizio di bike sharing riservato ai dipendenti inizialmente di Milano per poi estenderlo gradualmente anche alle altre sedi aziendali. ItalBIKE consente al personale Italgas di noleggiare una delle biciclette messe a disposizione, prenotandola attraverso l’App Sherlock Bike. Conquest’iniziativa, Italgas invita i propri dipendenti a condurre uno stile di vita sano e a scegliere mezzi di trasporto green a beneficio della propria salute e di quella dell’ambiente. Un’iniziativa che si inserisce nel solco delle iniziative per la promozione del benessere dei dipendenti, nell’ambito delle quali Italgas ha anche inaugurato una palestra per i dipendenti nella sede di Milano e ne ha realizzata un’altra nella nuova sede di Torino e una nella sede ristrutturata di Roma – Monte Mario.

Italgas da anni monitora le proprie emissioni con l’obiettivo di ridurre nel tempo il relativo impatto ambientale secondo un processo di miglioramento continuo.

Le emissioni rendicontate da Italgas sono le seguenti:

  • Emissioni Dirette (Scope 1): derivanti dai consumi civili di gas, dai consumi industriali di gas per preriscaldo, da consumi di carburante per autotrazione e dalle perdite di rete (cosiddette “emissioni fuggitive”);
  • Emissioni Indirette (Scope 2): derivanti dal consumo di energia elettrica acquistata e dal teleriscaldamento;
  • Altre Emissioni Indirette (Scope 3): derivanti dai viaggi (business travel), dalle attività esternalizzate (supply chain) e dalle emissioni correlate alla produzione di energia acquistata e consumata (lato combustibili, emissioni legate alla loro estrazione, produzione e trasporto; lato energia elettrica emissioni correlate alla estrazione, produzione e trasporto dei combustibili utilizzati per la generazione ed emissioni correlate alle perdite per la trasmissione e distribuzione).

L’aumento delle emissioni dirette dello Scope 1 del 2020, derivante dall’ampliamento del perimetro di attività, è stato contenuto nell’ordine del 4% rispetto al 2019 grazie ad una serie di azioni di riduzione implementate, tra cui le principali:

  • riduzione dei consumi di carburante per autotrazione. Motivata dal costante impegno a garantire elevati livelli di performance e qualità del servizio di distribuzione, Italgas ha implementato nel corso del 2019 e 2020 un importante progetto di rinnovamento dell’intera flotta automezzi sul territorio nazionale. Il progetto è stato impostato sulla base dei seguenti driver strategici:
    • l’ammodernamento della flotta operativa in linea con le esigenze operative;
    • Il miglioramento dei criteri di sostenibilità nel breve, medio e lungo periodo, sia dal punto di vista della riduzione delle emissioni inquinanti (CO2 , NOx e PM), sia sotto il profilo del contenimento della spesa per il funzionamento della flotta;
    • la razionalizzazione del numero di veicoli presenti nella flotta;
    • l’aumento della disponibilità dei veicoli operativi, mediante la riduzione dei tempi di manutenzione e riparazione.

Elemento cardine del progetto di trasformazione del parco automezzi è stato il passaggio dalla proprietà della flotta (principalmente caratterizzata da motorizzazionia gasolio) verso l’approvvigionamento di un servizio di noleggio a lungo termine delle autovetture (basato su vetture Bifuel a metano).

PERCORRENZE CHILOMETRICHE TOTALI NEL PERIODO 2018-2020

(MILIONI DI km) 2018 201945 2020
Gasolio 28,4 6,1 4,5
Benzina 8,4 11,5 7,1
Metano 5,6 21,7 26,2
Totale 42,4 39,2 37,8

I risultati di tale trasformazione risultano evidenti. Nel corso del 2020 sono stati percorsi, complessivamente, circa 37,8 milioni di chilometri, di cui oltre 33,5 milioni sono afferenti a veicoli operativi. Tale tipologia di veicoli è caratterizzata dalla presenza pressoché totale di sistemi di alimentazione bifuel (metano-benzina), in grado di determinare un significativo abbattimento delle emissioni di CO2 e di PM in atmosfera rispetto all’impiego di motorizzazioni esclusivamente benzina o gasolio.

Il valore complessivo di CO2 prodotto dalla flotta automezzi Italgas si attesta a 5,695 migliaia di tonnellate equivalenti di CO2 (103 t CO2) nel 2020, rispetto a 7,59 del 201946.

Il miglioramento significativo del valore complessivo delle emissioni è in massima parte da attribuire al completamento, nel corso del 2020 del progetto di di CO2 e di PM in atmosfera rispetto all’impiego di ammodernamento della flotta ed alienazione dei veicoli di proprietà che, nel corso dell’anno passato, ha interessato anche la società Toscana Energia.

Un parametro significativo per misurare i risultati conseguenti alle scelte di rinnovamento del parco auto è rappresentato dal valore delle emissioni di CO2 espresso in grammi per chilometro percorso dalla flotta. Nel 2020 tale valore si attesta 150,7 g/km.

Il risparmio ottenuto nel 2020, qualora a parità di chilometri percorsi fosse stata impiegata una flotta di veicoli operativi non bifuel, è quantificabile in un range compreso tra 800 e 1000 tonnellate di CO2, equivalenti ad un aumento compreso tra 20 e 25 g di CO2 per chilometro.

Questo indicatore rappresenta ulteriormente la capacità di riduzione del livello di emissioni indotto dal progetto di trasformazione della flotta.

In virtù dei risultati conseguiti e nell’ottica di perseguire obiettivi di riduzione delle emissioni ancora più sfidanti, sono state identificate ulteriori linee di azione per il 2021. Tra queste si menzionano in particolare l’introduzione di un nuovo sistema di gestione digitale della flotta, in grado di implementare funzionalità di manutenzione proattiva e ottimizzazione dell’uso degli automezzi; l’introduzione di veicoli ad alimentazione ibrida (Elettrica-Benzina) sia tra le auto ad uso promiscuo sia tra i veicoli operativi.

  • riduzione dei consumi civili grazie alle attività di ristrutturazione effettuate; si evidenzia la certificazione LEED GOLD in fase di ottenimento della sede di Largo Regio Parco 11 a Torino la cui ristrutturazione è terminata nel 2019. L’edificio è stato realizzato anche secondo i criteri previsti dal sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici (LEED), sviluppato dallo U.S. Green Building Council, il quale fornisce l’insieme di standard di misura per valutare le costruzioni sostenibili dal punto di vistaambientale. L’edificio è stato messo in servizio a gennaio 2020. Sono stati messi a confronto i consumi di Largo Regio Parco 11 rilevati nel 2020 con i consumi in termini di energia elettrica e gas del 2016, prima della sua ristrutturazione. La comparazione dei dati ha fornito una diminuzione del consumo di gas metano pari a 155.689 Sm3 (-57,4%) e dell’energia elettrica di 272.709 kWh (-25,7%) corrispondenti nel loro insieme a una emissione in atmosfera evitata di 382 tCO2eq.
  • riduzione dei consumi industriali di gas per l’ottimizzazione del processo del preriscaldo. Tra il 2019 ed il 2020 il consumo di gas per il processo di preriscaldo di Italgas Reti è diminuito di circa il 9%; confrontando la situazione a perimetro costante (escludendo quindi gli impianti acquisiti nel corso del 2019 e del 2020), si osserva una riduzione ancora più consistente e pari circa al 12%. In parte tale riduzione è legata al calo dell’erogato (-3%) ma la maggior parte è dovuta all’ottimizzazione del processo di preriscaldo.

Per valutare l’effetto di ottimizzazione di tali sistemi si può fare riferimento al KPI del consumo specifico (Cs), ossia il gas bruciato per il processo di preriscaldo per ogni 1.000 Sm3 di gas erogato dagli impianti (Sm3 preriscaldo/103 Sm3 gas erogato):

 CONSUMO
SPECIFICO 2018
(Sm3 PRERISCALDO/103
Sm3 GAS EROGATO)
CONSUMO
SPECIFICO 2019
(Sm3 PRERISCALDO/103
Sm3 GAS EROGATO)
CONSUMO
SPECIFICO 2020
(Sm3 PRERISCALDO/103
Sm3 GAS EROGATO
RIDUZIONE
CS
2020-2019 (%)
IPRM con sistema ottimizzazione preriscaldo 2019/2020 (n°64) 471,591,661,31-21%
IPRM non ancora dotati del sistema di ottimizzazione del preriscaldo1,421,441,38-4%

Si osserva che negli impianti in cui sono stati installati tali sistemi di ottimizzazione, il consumo specifico si è ridotto tra il 2019 ed il 2020 di circa il 21%, mentre negli altri IPRM c’è stata solamente una lieve riduzione legata ad altre azioni migliorative come ad esempio la sostituzione delle caldaie con nuovi modelli.

Considerando invece solo gli IPRM in cui si sono installati tali sistemi di ottimizzazione tra il 2019 ed il 2020 (per i quali risulta una riduzione del consumo per il preriscaldo pari a circa 319.000 Sm3) si è stimato che l’efficientamento ottenuto da tali sistemi corrisponda ad un saving di circa 250.000 Sm3 (che corrispondono a circa 500 tCO2 di emissioni evitate).

Considerando anche gli interventi degli anni passati, gli IPRM dotati di preriscaldo che utilizzano sistemi di ottimizzazione dei consumi di preriscaldo risultano essere in totale a fine 2020 pari a 99. In 3 di questi impianti continua la sperimentazione di un sistema di gestione della centrale termica che integra anche una pompa di calore ad assorbimento a gas.

Nel 2021 continuerà la campagna di installazione del nuovo sistema di preriscaldo negli altri IPRM.

  • diminuzione delle perdite di rete grazie all’utilizzo nel 2020 di una nuova metodologia di ricerca programmata delle dispersioni delle emissioni derivanti dalle dispersioni fuggitive di gas naturale, che si basa sui dati raccolti con la tecnologia Cavity Ring-Down Spectroscopy (CRDS) Picarro. La tecnologia ha una sensibilità 1000 volte superiore a quella tradizionale e il relativo calcolo delle emissioni rappresenta un’evoluzione più solida e robusta rispetto alla stima delle emissioni parametrica – utilizzata in precedenza – sia dal punto di vista applicativo che di calcolo. Il nuovo metodo si basa sulla determinazione della portata delle singole emissioni fuggitive di gas, quale risultato di approfondite analisi sui big data raccolti in seguito all’attività di ricerca programmata delle dispersioni, eseguita lungo le reti con tecnologia di spettroscopia laser CRDS. L’accuratezza e la solidità del metodo strumentale sono garantiti dalla possibilità di:
    • localizzare, classificare e quantificare con esattezza sia le sorgenti di emissione di gas più significative ed influenti (super emitters) che quelle più piccole;
    • quantificare i benefici/miglioramenti attesi, a fronte di mirate iniziative di manutenzione sulla rete;
    • prioritarizzare interventi di rinnovamento della rete in un’ottica di riduzione degli effetti delle dispersioni gas e di un appropriato bilanciamento costi/benefici.

Per arrivare ad ottenere un valore il più possibile completo, nel calcolo delle perdite sono state considerate anche le dispersioni segnalate da terzi, considerando il volume medio giornaliero delle perdite individuate dal metodo CRDS ed un tempo massimo di riparazione delle stesse di 48 ore.

Nell’anno 2020, per la prima volta, l’utilizzo della tecnologia CRDS è stato esteso all’intera rete (nel 2019 la rete ispezionata con tale tecnologia era il 26%), considerando nel calcolo il valore puntuale delle emissioni associato ad ogni dispersione riscontrata e tenendo conto delle effettive date di riparazione,

Le emissioni fuggitive complessive del Gruppo Italgas del 2020 48 sono pari a 8,46 milioni Sm3 e il gas leakage rate (calcolato come rapporto tra le dispersioni di gas naturale e il gas vettoriato) a 0,1%.

Di seguito si riporta la tabella relativa alle emissioni fuggitive e ad alcuni KPI di riferimento, i cui dati si riferiscono alle società consolidate dal Gruppo.

GRUPPO ITALGAS u.m. 2019* 2020
Totale emissioni fuggitive di gas naturale 106Sm3 7,4 8,5
Totale emissioni fuggitive in CO2eq 103tCO2 128,0 146,6
Gas vettoriato 49 106Sm3 8.001,0 8.477,0
Consistenza rete 50 km 70.484,3 71.184,5
Gas naturale / consistenza rete Sm3 / km 104,9 118,9
Gas Leakage Rate (emissioni fuggitive di gas naturale / gas vettoriato) Sm3 / Sm3 0,092% 0,100%

* I dati del 2019 relativi alle emissioni fuggitive sono stati calcolati riparametrando, per il solo periodo di consolidamento pari a 3 mesi, le emissioni fuggitive di Toscana Energia, calcolate sulla base della nuova metodologia (CRDS Picarro). Per maggiori dettagli sulla metodologia adottata si rimanda al sito italgas.it, nella sezione “Il nostro impegno” – “Efficienza energetica e ambiente”. Per il valore riportato nella Dichiarazione non finanziaria consolidata 2019 si rinvia al documento pubblicato sul sito del Gruppo all’indirizzo https://www.italgas.it/export/sites/italgas/italgas-gallery/Documenti_it/Dichiarazione-Non-Finanziaria-2019.

Le emissioni indirette dello Scope 2 del 2020 sono diminuite del 97% rispetto al 2019 a seguito dell’acquisto di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili certificate, come attestato dal sistema di gestione delle Garanzie d’Origine (GO). Per la valorizzazione delle emissioni dovute al consumo di energia elettrica del 2019 era stato utilizzato il metodo location-based basato sul fattore di emissione medio italiano, fornito dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale. Per la stessa tipologia di emissioni, nel 2020 è stato utilizzato il metodo market-based, il cui calcolo prevede che la quota emissiva relativa alle fonti rinnovabili sia nulla e che sia utilizzatoil fattore emissivo di tipo Residual mix per la quota parte non coperta da tali contratti. Si precisa che le emissioni residuali del 2020 contengono anche il contributo dovuto all’acquisto di calore da teleriscaldamento.

GRUPPO ITALGAS u.m. 2019 2020
Emissioni scope 2 location-based 103tCO2 7,5 7,3
Emissioni scope 2 market-based 103tCO2 12,9 0,2

Le emissioni di Scope 3 sono in leggero aumento in quanto il perimetro del Gruppo è aumentato rispetto al 2019. Le emissioni di Scope 3 derivanti dalle attività esternalizzate, calcolate associando un fattore di conversione del valore di spesa in emissioni di CO2 per ciascuna classe merceologica, sono aumentate a seguito di un incremento della spesa del 16%.

Si segnala che in relazione alle emissioni indirette dello Scope 3 è stata variata la metodologia utilizzata per il calcolo delle emissioni derivanti dalle attività esternalizzate che si basa sul valore speso e non più sull’ordinato. In dettaglio, tale metodologia associa un fattore di conversione del valore di spesa in emissioni di CO2 per ciascuna classe merceologica. Si segnala, inoltre, che l’installazione degli smart meter, con conseguente telelettura dei volumi consumati, ha evitato le emissioni di scope 3 dovute alle letture di contatori tramite società esterne. Tale riduzione delle emissioni ha generato un risparmio di CO2 tra il 2019 e il 2020 di 192 tCO2. Per garantire il principio di comparabilità sono stati ricalcolati con la stessa metodologia anche i dati relativi al 2019.

45 Il 2019 comprende Toscana Energia per 3 mesi.
46 Il calcolo delle emissioni di CO2 nel 2020 si basa sulle emissioni caratteristiche di ciascuna tipologia di modello di veicolo fornito dai provider di Noleggio Lungo Termine. Tale approccio consente di ottenere un valore più fedele rispetto all’effettiva consistenza della flotta automezzi ed in linea con l’evoluzione tecnologica introdotta dalle case produttrici per la riduzione delle emissioni.
47 In tali IPRM i sistemi di ottimizzazione sono stati installati nel corso del 2019 e nel 2020: pertanto la riduzione del consumo specifico si apprezza solamente nel confronto tra questi 2 anni.
48 Si precisa che la tecnologia CRDS (Picarro) è stata impiegata per Italgas Reti e Toscana Energia, mentre nel caso di Medea è stato utilizzato il precedente metodo di calcolo parametrico..
49 Si segnala che il gas vettoriato utilizzato per i KPI del 2019 è diverso rispetto a quanto riportato nella DNF 2019 di Italgas in quanto è stato effettuato un ricalcolo dei dati che tiene conto, sulla base della nuova metodologia adottata, della società Toscana Energia per 12 mesi. Per il valore riportato nella Dichiarazione non finanziaria consolidata 2019 si rinvia al documento pubblicato sul sito del Gruppo all’indirizzo https://www.italgas.it/export/sites/italgas/italgas-gallery/Documenti_it/Dichiarazione- Non-Finanziaria-2019.
50 Si segnala che i km di rete utilizzati per i KPI del 2019 fanno riferimento ai dati operativi comunicati all’ARERA nel corso del 2020. La consistenza della rete include le società consolidate.

Nell’ottobre 2020 è stato introdotto l’uso dell’applicativo informatico Atlantide al fine di informatizzare la gestione amministrativa dei rifiuti di Italgas Reti. L’adozione di tale strumento permette di velocizzare e facilitare la compilazione dei documenti previsti dalla normativa (registro di Carico e Scarico) e di standardizzare la raccolta dei dati per il Bilancio Integrato.

Complessivamente per tutta la società, nel 2020 i rifiuti derivanti dalle attività produttive sono pari a circa 571,7 tonnellate; il valore complessivo dei rifiuti inviati a recupero o smaltimento per l’anno 2020 ammonta a 629,7 tonnellate, per il 94,5% non pericolosi, comprensivi di eventuali giacenze dal 2019. Tale tipologia di rifiuti è composta prevalentemente da contatori meccanici, oggetto della campagna di sostituzione massiva, in parte da materiale risultante dagli interventi di realizzazione e manutenzione rete e allacciamenti e dai fanghi delle fosse settiche di Toscana Energia e Medea.

Nel 2020 Italgas ha portato avanti le attività di monitoraggio, bonifica e ripristino ambientale su 32 siti (i medesimi già individuati nel 2019), sulla base della normativa ambientale nazionale per la bonifica dei siti inquinati, rappresentata dal DM 471/99, successivamente superato dal D.Lgs. 152/06 “Norme in materia ambientale”.

Salvo casi particolari, i siti oggetto di bonifica sono le ex officine di produzione del gas inizialmente denominato “gas illuminante” nella seconda metà del XIX secolo, per poi diventare “gas di città” per l’uso cottura e riscaldamento.

In questi siti l’inquinamento, quando presente, è stato dovuto prevalentemente a dispersioni di catrame, sottoprodotto della distillazione del carbon fossile per produrre il gas di città.

I 32 siti in cui è attivo un procedimento ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/06 Parte Quarta Titolo V “Bonifica di siti contaminati” sono distribuiti su tutto il territorio nazionale; in particolare risultano così localizzati geograficamente:

  • 6 in Piemonte
  • 9 in Liguria
  • 8 in Veneto
  • 2 in Toscana
  • 3 nel Lazio
  • 2 in Campania
  • 1 in Molise
  • 1 in Calabria

Dal punto di vista amministrativo, il solo sito di Napoli “via Brin” ricade nelle competenze del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) essendo compreso all’interno del perimetro del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Napoli Orientale, mentre i restanti siti rientrano nelle competenze di Regioni o Comuni.

In base allo “stato delle attività” è possibile raggruppare i 32 siti in cinque cluster:

  • 5 hanno cantieri attivi e impianti di emungimento delle acque di falda in esercizio;
  • 3 hanno cantieri attivi;
  • 5 hanno impianti di messa in sicurezza o bonifica della falda attivi;
  • 5 hanno in corso il monitoraggio post operam;
  • 14 sono in progettazione o prossimi all’avvio delle attività operative.

L’Analisi Ambientale di Italgas Reti, redatta secondo la norma UNI EN ISO 14001, ha evidenziato che l’utilizzo delle risorse idriche non è un aspetto ambientale significativo. Tuttavia, la salvaguardia delle risorse e l’utilizzo razionale delle stesse è previsto dalla Politica HSEQ. Per tale motivo il Gruppo si impegna a ridurre i consumi idrici limitati. Il prelievo di acqua dolce da acquedotto, utilizzata per gli usi igienico-sanitari degli spogliatoi e degli uffici e per gli impianti antincendio è risultato pari a circa 98 mila metri cubi. Per quanto riguarda gli scarichi idrici di tipo civile, la totalità delle acque reflue è convogliata, data la loro natura, alle reti fognarie senza alcun trattamento.

Una realtà diversa è quella di Italgas Acqua, società del Gruppo che gestisce in concessione l’attività di distribuzione dell’acqua in cinque comuni campani. Per questa società, gestire i consumi idrici significa prelevare l’acqua, renderla potabile e distribuirla al cittadino, garantendo gli standard di qualità e la continuità e regolarità del servizio.

Il processo produttivo di Italgas Reti non prevede l’utilizzo di acqua per usi industriali, ad eccezione dei quantitativi impiegati per il rabbocco degli impianti di preriscaldo del gas, inseriti all’interno delle cabine di riduzione della pressione del gas prelevato dal sistema di gasdotti ad alta pressione, senza la presenza di scarichi industriali.

Anche Medea utilizza l’acqua che viene riscaldata per vaporizzare il GPL in fase liquida in uscita dai serbatoi. Tale acqua, immessa anche nell’impianto antincendio, viene prelevata dall’acquedotto o dalla falda attraverso pozzi. Presso l’impianto di Sassari l’acqua di dilavamento viene scaricata al suolo, previo trattamento, in ottemperanza all’autorizzazione.

Per l’anno 2020, nell’ambito delle attività di bonifica, sono stati prelevati circa 230.670 metri cubi di acqua dalla falda contaminata; gli stessi vengono trattati per riportare le concentrazioni di inquinanti ai limiti consentiti per lo scarico in pubblica fognatura, in ottemperanza alle autorizzazioni e normative vigenti.

43 Si segnala che i dati relativi al 2018 non comprendono la società Toscana Energia e che quelli relativi al 2019 tengono conto di Toscana Energia solo per i tre mesi di consolidamento. I dati del 2020, invece, includono anche Toscana Energia per 12 mesi.
44 Si segnala che i dati relativi al 2018 non comprendono la società Toscana Energia e che quelli relativi al 2019 tengono conto di Toscana Energia solo per i tre mesi di consolidamento. I dati del 2020, invece, includono anche Toscana Energia per 12 mesi. Si precisa, inoltre, che per il calcolo delle emissioni evitate si è utilizzato il fattore
emissivo rappresentativo del mix energetico nazionale dell’anno di riferimento, in particolare per il 2020 è stata utilizzata la stima preliminare del fattore di emissione per il consumo di energia elettrica in Italia fornito dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale.