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Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder

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Signori Azionisti e Stakeholder,

l’anno appena trascorso ha tracciato un solco – sarebbe meglio dire una profonda cesura – rispetto alle epoche che lo hanno preceduto.
La più grave emergenza sanitaria dal secondo dopoguerra ha stravolto il corso della storia per come lo conosciamo e ha condotto le economie mondiali sull’orlo di una crisi che non ha risparmiato alcun ambito e settore. Molti schemi consolidati sono saltati, gran parte dei paradigmi di riferimento sono apparsi d’un tratto obsoleti e, procedendo in molti casi per tentativi vista l’eccezionalità dell’evento, è stato necessario riorganizzare il vivere e l’agire quotidiano, dalle attività più elementari alle più complesse.

In questo scenario di grande instabilità, Italgas e le sue partecipate hanno proseguito nel proprio percorso di crescita mostrando grande reattività sia nel mettere in sicurezza gli oltre 4.000 dipendenti, sia nel garantire i servizi essenziali agli oltre 7,7 milioni di clienti nei 1.887 Comuni serviti. Abbiamo inoltre aiutato la nostra supply chain garantendo a quest’ultima tutto il nostro supporto e gli strumenti per ripartire rapidamente ed efficacemente. Tutto questo è stato possibile grazie a una struttura organizzativa molto dinamica, che ha saputo agire e reagire rapidamente, e alle scelte strategiche visionarie che hanno permesso di trasferire la gestione di gran parte delle nostre attività da remoto con un semplice clic.

I risultati delle nostre azioni sono riscontrabili in maniera evidente attraverso i principali indicatori di performance finanziaria e soprattutto non finanziaria. Performance che, attraverso la pubblicazione di quest’anno, sarà possibile analizzare in maniera sintetica e organica in un unico documento. Abbiamo scelto infatti di inaugurare una nuova stagione della nostra reportistica pubblicando la prima Relazione Annuale Integrata di Italgas. L’intento è di fornire una rappresentazione efficace e trasparente della capacità dell’azienda di creare valore nel tempo, nonché del legame sotteso tra le priorità strategiche, le scelte di governance, la gestione dei rischi, le performance finanziarie, nonché del contesto sociale, ambientale ed economico nel quale la Società opera.

Si tratta di un processo di integrazione importante che ha coinvolto l’intera struttura aziendale con l’obiettivo di permeare “di sostenibilità” tutti i processi operativi aziendali per raggiungere la cosiddetta “embedded sustainability”.

È il contesto in cui ci muoviamo a guidare le nostre scelte e Italgas, da società leader nella distribuzione del gas in Italia e terza in Europa, intende giocare con le sue infrastrutture un ruolo di primo piano nel percorso di transizione energetica verso la decarbonizzazione dell’economia e dei consumi, in linea con i target fissati dall’Unione europea nell’ambito del Green Deal. Il gas naturale – visto anche nella prospettiva dei gas rinnovabili – è una soluzione già disponibile ed economicamente accessibile per ridurre in maniera significativa le emissioni di gas serra e particolato, pronta all’uso per sostituire un’ampia famiglia di combustibili fortemente inquinanti, integrando al contempo l’elettricità rinnovabile.

Maggiore sarà la quota di rinnovabili inserite nel sistema elettrico, dunque, maggiore sarà la necessità di flessibilità e stoccaggio. E in questo contesto si inseriscono le reti del gas che, per capillarità ed estensione, giocano un ruolo strategico sia come vettori di gas rinnovabili, quali idrogeno, biometano e metano sintetico, sia per lo stoccaggio dell’energia elettrica prodotta in esubero da fonti rinnovabili attraverso la tecnologia Power To Gas. Il Power To Gas consente infatti di stoccare l’energia e di movimentarla sotto forma di idrogeno verde o metano sintetico attraverso le reti del gas. Ed è per questo che Italgas sta lavorando a un importante progetto pilota di Power To Gas che troverà collocazione in Sardegna, laddove stiamo realizzando reti “native digitali”, le più moderne del Paese, pronte ad accogliere tutte le tipologie di gas.

“Non c’è transizione senza digitalizzazione” per noi non è solo una suggestione, è una bussola che orienta le azioni e le scelte di investimento. La trasformazione digitale degli asset è la precondizione tecnica per immettere e distribuire attraverso le nostre reti gas rinnovabili o loro miscele. Si tratta di una metamorfosi che va nella direzione della realizzazione di una nuova generazione di infrastrutture attrezzate per essere gestite da remoto, monitorate costantemente e in maniera capillare, utilizzate per raccogliere big data sul loro funzionamento, da processare ricorrendo dell’intelligenza artificiale in modo da attivare programmi sempre più ambiziosi di efficienza operativa.

Del resto, i tempi sono ormai maturi per veder scorrere nelle nostre reti anche gas diversi dal metano. Nel decennio in corso (2020-2030) assisteremo a un incremento significativo di produzione e distribuzione del biometano, una fonte ormai disponibile in grande quantità. Nella decade successiva sarà la volta dell’idrogeno verde che oggi ha un costo di 5-6 volte superiore a quello del gas naturale, ma gli studi ritengono che la situazione sia destinata a cambiare soprattutto per effetto della riduzione significativa dei costi di produzione delle rinnovabili e di quello degli elettrolizzatori.

Guidare l’evoluzione del nostro settore e continuare a essere riconosciuti come benchmark, anche a livello globale, sono gli obiettivi a cui puntiamo. A tale scopo, il Piano Strategico Italgas 2020-2026 prevede investimenti per 7,5 miliardi di euro, strutturato su quattro direttrici principali: (i) sviluppo del core business attraverso la crescita organica, M&A, gare ATEM e opportunità all’estero; (ii) trasformazione digitale e innovazione tecnologica; (iii) nuove opportunità di sviluppo, valorizzando nei settori idrico e dell’efficienza energetica le competenze del Gruppo; (iv) struttura finanziaria solida ed efficiente.

La matrice che lega questi quattro driver non poteva che essere la sostenibilità, perché ognuno di essi è permeato da un concetto di responsabilità sociale d’impresa.

Questo modello di impresa ha consentito a Italgas di essere confermata per il secondo anno consecutivo nel prestigioso Dow Jones Sustainability Index World, che attesta su scala globale la capacità delle imprese di sviluppare un modello di crescita compatibile con il rispetto dell’ambiente, la valorizzazione delle persone e l’interazione positiva con i territori e le comunità̀. Un riconoscimento di rilievo che Italgas ottiene quale unica società italiana del settore e che si va ad aggiungere alla recente conferma nel FTSE4Good. Sempre nel 2020 e per il quarto anno consecutivo, Italgas è stata annoverata da CDP (Carbon Disclosure Project) tra le aziende leader a livello mondiale per le strategie e le azioni messe in atto per contrastare il cambiamento climatico, mantenendo l’inserimento nella “Climate change B List”.

Con investimenti pari a circa 778 milioni di euro (+5,1% rispetto al 2019), la Società ha dimostrato la capacità di mobilizzare ingenti investimenti per lo sviluppo, la manutenzione e la digitalizzazione della rete, nonché per il progetto di metanizzazione della Sardegna, anche in un anno particolarmente difficile.

Nel 2020 Italgas ha installato 1,2 milioni di smart meter, per complessivi 7,49 milioni, che rappresentano ormai circa l’88% del totale del nostro parco contatori. Il crescente numero di apparecchiature digitali e sensori installati sulla rete, permetterà di misurare e monitorare in modo più accurato i consumi di gas, prevenire i guasti e le dispersioni, gestire su base predittiva gli interventi di manutenzione, migliorando l’efficienza e la qualità del servizio.

I risultati raggiunti, grazie al contributo di tutte le persone di Italgas capaci di coniugare cambiamento, innovazione e miglioramento, ci permettono di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,277 in aumento dell’8,2 rispetto al 2019 per la soddisfazione dei nostri Azionisti.

ALBERTO DELL’ACQUA
PRESIDENTE

PAOLO GALLO
AMMINISTRATORE DELEGATO